La responsabilità estesa del produttore è uno strumento che estende la responsabilità finanziaria e operativa del produttore di un prodotto anche alla fase post consumo, quindi quando questo si trasforma in rifiuto.
Lo scopo della politica EPR (Extended Producer Responsibility) è quello di contribuire ad aumentare il tasso di recupero dei prodotti stessi e diminuire di conseguenza la produzione di rifiuti.
Normativa europa EPR e requisiti generali minimi
Nel quadro europeo la Direttiva UE 2018/851 rappresenta la normativa di riferimento in materia di EPR.
La normativa non si applica a tutti i prodotti indistintamente, ma solo a quelli specificati e si rivolge a coloro che rivestono il ruolo di produttore, ossia i soggetti che fabbricano un prodotto o che lo immettono per primi nel mercato europeo.
I principali requisiti generali minimi in materia di Responsabilità Estesa del Produttore, ampiamente analizzati nella direttiva, prevedono:
- la definizione dei ruoli e delle responsabilità di tutti gli attori coinvolti nelle diverse filiere
- un’estensione territoriale della rete di raccolta dei rifiuti che corrisponde alla copertura geografica della distribuzione dei prodotti
- un’adeguata disponibilità di sistemi di raccolta dei rifiuti
- mezzi finanziari e organizzativi sufficienti a coprire i costi della raccolta differenziata, del trasporto, del trattamento e i costi degli oneri informativi
- meccanismi adeguati di auto sorveglianza, supportati da regolari verifiche indipendenti
l’adozione di un sistema di comunicazione delle informazioni relative ai prodotti immessi sul mercato.
EPR: quali sono i costi per il produttore?
I produttori, in adempimento ai propri obblighi devono versare un contributo finanziario per la copertura di:
- costi della raccolta differenziata di rifiuti e del loro trasporto
- costi della cernita del trattamento dei rifiuti
- costi pubblicitari e di informazione rivolti agli utilizzatori dei prodotti e ai detentori di rifiuti
I produttori che non adempiono all’obbligo di partecipazione ai sistemi di responsabilità o che non trasmettono, o trasmettono in maniera incompleta i dati previsti dalla normativa, sono puniti con sanzioni amministrative pecuniarie.
La sanzione è applicata dalla provincia del territorio in cui è stata commessa la violazione.
Responsabilità Estesa del Produttore, un sistema in espansione
Il successo delle EPR nei settori merceologici tradizionali come quello degli imballaggi industriali, ha innescato un dibattito sull’estensione dell’uso di questo meccanismo ad ulteriori gruppi di prodotti, tra cui flussi di rifiuti ad alto volume e impatto come:
- rifiuti alimentari
- rifiuti tessili
- rifiuti edili
- demolizione automobili
- apparecchiature elettriche
Infine, per i prodotti che spesso sfuggono alla raccolta pubblica, causando costosi impatti ambientali come ad esempio, i filtri per attrezzi da pesca e prodotti del tabacco, la UE ha richiesto l’adozione di politiche EPR entro il 2025.
Cosa è cambiato in materia di EPR dal 2025
A partire dal 2025, tutti i produttori, importatori e rivenditori online che immettono prodotti sul mercato devono aderire ai sistemi collettivi di gestione, registrarsi presso i consorzi nazionali di riferimento e contribuire economicamente alla raccolta e al trattamento dei rifiuti derivanti dalle proprie attività.
Le aziende sono tenute a:
- garantire la tracciabilità dei prodotti e dei materiali utilizzati;
- adeguarsi ai nuovi requisiti di etichettatura che indicano la riciclabilità dei materiali;
prevedere nei processi di progettazione l’utilizzo di materiali riciclati o facilmente separabili.
Quali sono le difficoltà per le imprese in materia di EPR?
Nonostante le finalità positive, l’applicazione delle normative EPR presenta alcune criticità.
Ogni Paese europeo ha sviluppato nel tempo sistemi e procedure differenti: iscrizioni, modalità di contribuzione, controlli e documentazione richiesta.
Per le aziende che operano in più mercati o che gestiscono rifiuti speciali, questo può significare maggiore complessità amministrativa e la necessità di aggiornarsi costantemente per evitare sanzioni.
Inoltre, la gestione dei contributi e delle comunicazioni con i consorzi richiede tempo e competenze tecniche specifiche.
In un contesto già regolato da molteplici adempimenti ambientali, ogni passaggio deve essere pianificato con attenzione e tracciato in modo corretto.
Policy EPR in pillole
Riassumendo, una politica EPR è caratterizzata dal trasferimento della responsabilità e dei costi del fine vita a monte, verso il produttore, sgravando da tale responsabilità comuni e governi locali. Inoltre, un altro aspetto importante è la presenza di incentivi ai produttori affinché questi tengano conto delle considerazioni ambientali nella fase di progettazione dei prodotti.
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