
Smaltimento e riciclo per le aziende
La gestione dei rifiuti e degli scarti è parte integrante delle attività che riguardano le lavorazioni industriali, il settore produttivo ma anche quello agricolo, sanitario o dei servizi.
I rifiuti prodotti in questi contesti si definiscono rifiuti speciali: diversamente dai rifiuti provenienti dalle utenze domestiche, detti urbani, quelli industriali non vengono gestiti dalle amministrazioni locali ma da aziende e imprese specializzate.
Solo con l’iscrizione all’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali e con l’ottenimento delle certificazioni ambientali di riferimento, un ente o un’impresa possono operare nel settore e fornire ai produttori un servizio di gestione rifiuti idoneo e conforme alle norme.
La filiera degli scarti rappresenta per i produttori un’opportunità che va oltre gli obblighi normativi: con un gestore ambientale capace di offrire un servizio adatto alle necessità specifiche, la governance dei residui diventa un elemento strategico per ridurre l’impatto ambientale e per valorizzare i rifiuti speciali in percorsi di economia circolare.
La sfida delle imprese che oggi scelgono di approcciare il mercato con consapevolezza riguarda la sostenibilità, come richiesto non solo dalla Commissione Europea e dalle regolamentazioni nazionali, ma anche e soprattutto dai consumatori finali, sempre più attenti nella scelta di una filiera che restituisce trasparenza e impegno nei confronti dell’ambiente.
Il trattamento dei rifiuti e la conformità normativa
Investire in una partnership con un gestore ambientale competente e qualificato assicura un trattamento dei rifiuti speciali sempre conforme ad un impianto normativo aggiornato con frequenza.
La strategia aziendale complessiva, infatti, deve contemplare la gestione degli scarti interpretandola non tanto come un costo o un adempimento normativo, ma come l’opportunità per generare valore, anche economico, dal recupero dei rifiuti.
Con questa rilettura che trasforma i rifiuti prodotti in occasioni di crescita, le aziende possono implementare con successo pratiche sostenibili i cui benefici non si limitano alla tutela dell’ambiente.
Non tutti i rifiuti possono essere avviati a operazioni di recupero, la differenza tra smaltimento e riciclo dipende appunto dalle tipologie di rifiuti prodotti dalle lavorazioni industriali ma con un’analisi dell’intera filiera è possibile individuare percorsi che possono ottimizzare anche il comparto dei residui.
Tracciabilità dei rifiuti: le responsabilità che gravano sui produttori
La trasparenza nei processi e la loro tracciabilità assicurano la conformità lungo l’intero ciclo di vita di un residuo. Ai produttori di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi spettano una serie di obblighi sia dal punto di vista operativo che documentale.
Il regolamento per lo smaltimento dei rifiuti speciali prevede infatti che sia chi è responsabile della produzione di rifiuti a doverne gestire adeguatamente le operazioni successive.
Grazie al RENTRI, il sistema che ha digitalizzato il tracciamento dei rifiuti, la compilazione della modulistica necessaria alla gestione delle attività sta sostituendo la documentazione cartacea con quella informatizzata.
Ciò significa per i produttori di rifiuti un controllo più stringente dal momento che la piattaforma può essere sempre accessibile da parte delle autorità e degli enti preposti, ma anche l’opportunità di costruire una solida base reputazionale fondata su un impegno concreto e trasparente.
Il Registro di carico e scarico e il FIR (Formulario di Identificazione Rifiuti) sono i due documenti principali che le aziende devono compilare in relazione ai rifiuti speciali.
Il primo riporta informazioni dettagliate sui rifiuti prodotti, collocati in deposito temporaneo e poi prelevati da chi effettua il trasporto per essere conferiti agli impianti di destinazione.
Il secondo, invece, si riferisce al trasporto e, oltre ai dati dei rifiuti, riporta i dettagli dei mezzi e degli attori coinvolti e tutto ciò che riguarda la movimentazione dall’origine al destino finale.
Lo smaltimento rifiuti speciali secondo le norme
Le procedure relative al trattamento dei rifiuti speciali sono estremamente rigorose, indipendentemente dal fatto che si tratti di rifiuti pericolosi o meno.
Identificare i residui nel modo corretto, raccoglierli negli imballaggi appropriati e nelle modalità previste, assegnare loro l’etichettatura corrispondente e prevedere un trasporto sicuro e successivamente un trattamento adeguato è definito nei dettagli e con precisione.
Le ragioni per le quali la gestione dei rifiuti industriali è così regolata riguardano la tutela dell’ambiente e della salute delle persone. Lo smaltimento illecito dei rifiuti, infatti, compromette gli ecosistemi e rappresenta una minaccia per l’uomo.
L’importanza dell’economia circolare
Un aspetto cruciale che si inserisce nella protezione del pianeta e della salute umana riguarda un uso più consapevole delle risorse.
Da questo punto di vista, il modello lineare che ha governato le lavorazioni industriali per lungo periodo, quello che a partire dall’utilizzo delle materie prime organizza la produzione e in ultimo genera scarti, non si ritiene più sostenibile.
Il paradigma che invece viene preferito a quello appena descritto è orientato a minimizzare gli sprechi aumentando il riciclo delle risorse. L’economia circolare è un pilastro fondamentale che disciplina il trattamento dei rifiuti a livello europeo e quindi, successivamente, nazionale.
Nel comparto dei rifiuti speciali, questo modello richiede di ridurre in origine la quantità degli scarti, prepararli per il loro riutilizzo, trasformarli in altro (materie prime seconde, nuovi prodotti, sostanze o fonti di energia) e prevederne il conferimento in discarica unicamente come provvedimento limite.
Ridurre l’impatto ambientale
All’interno dell’Unione Europea, un altro principio fondante della governance dei residui si può riassumere con la formula “chi inquina paga”. A livello di diritto ambientale, a ciò corrisponde un regime particolare, definito Responsabilità estesa del produttore che obbliga chi produce un rifiuto speciale a coprirne i costi di gestione.
La Responsabilità estesa del produttore viene applicata con misure diverse nei distinti comparti produttivi richiedendo una responsabilità esclusivamente finanziaria o finanziaria e anche operativa per l’intero ciclo di vita dei prodotti.
Questo tipo di provvedimento mira a contenere l’impatto ambientale delle attività produttive vincolandole ad occuparsi tanto dei beni che producono quanto degli scarti in modo da prevedere già all’origine percorsi virtuosi di riciclo e riutilizzo.
Normative nazionali ed europee
Come descritto, il quadro normativo si sviluppa per prevenire l’inquinamento e per proporre un nuovo modello grazie al quale le aziende possano rivedere i loro processi produttivi per orientarli con più efficacia alla riduzione dei rifiuti alla promozione di percorsi di riciclo.
A livello europeo, la Direttiva 2008/98/CE (con successive modifiche) è il testo principale che riguarda la gestione dei rifiuti. È proprio all’interno di questo provvedimento che sono stabilite e contenute le norme che disciplinano le operazioni e le attività in tutta la filiera.
Il Decreto legislativo 152/2006, invece, rappresenta il testo cardine sul piano del diritto nazionale per quanto concerne i rifiuti. Il Testo Unico Ambientale, come viene indicato il decreto, recepisce quanto previsto a livello comunitario e lo riporta sul piano nazionale.
Anche in questo caso si tratta di un riferimento normativo in continua evoluzione che viene aggiornato per adattarsi alle direttive europee.
I vantaggi di un’azienda di smaltimento rifiuti speciali
Scegliere un gestore ambientale per il trattamento dei propri rifiuti è la soluzione più indicata per le aziende che vogliono concentrarsi sul loro core business e affidare ad un professionista le operazioni relative agli scarti.
Le caratteristiche inderogabili da ricercare in un partner riguardano prima di tutto la regolare iscrizione all’Albo Nazionale: solo in questo modo è accertato che l’azienda soddisfa i requisiti di idoneità tecnica necessari ad operare.
Anche le certificazioni si rivelano un ottimo indicatore di attendibilità perché assicurano la comprovata aderenza a standard qualitativi e di sicurezza internazionali e affidabili.
La competenza di un gestore ambientale è il frutto dell’esperienza maturata nel corso del tempo e della specializzazione ottenuta rapportandosi con settori e lavorazioni industriali diverse che necessariamente producono tipologie di rifiuti differenti.
La capacità di offrire soluzioni dedicate e su misura, inoltre, è un aspetto che aiuta la soddisfazione delle esigenze di ogni azienda, perché ogni servizio o linea di produzione è diversa.
Più in generale, un gestore ambientale offre benefici notevoli alle aziende che vi si rivolgono quando sa coniugare alla qualità la flessibilità necessaria per focalizzare il proprio lavoro sul cliente e non imporgli di adattarsi al proprio.
Ecodep offre alle aziende in Sicilia una gestione dei rifiuti pericolosi e non pericolosi trasparente, tracciabile e conforme.
In quanto gestore ambientale regolarmente iscritto all’Albo Nazionale e in possesso delle certificazioni necessarie, il nostro servizio è personalizzato, puntuale e orientato alla sostenibilità.
Per avere una consulenza e scoprire come possiamo aiutarti a migliorare la gestione dei rifiuti speciali, contattaci.