Olio esausto: raccolta e smaltimento a norma di legge

Smaltimento olio esausto e sostenibilità ambientale - Ecodep

Che tipo di rifiuto speciale è l’olio esausto?

Quando si parla di rifiuti, dire “olio esausto” significa intendere diverse categorie di scarti prodotti ciascuna da differenti realtà. Ciò che tutte queste categorie hanno in comune è la necessità di essere smaltite seguendo una corretta gestione rifiuti speciali per evitare di danneggiare l’ecosistema.

Ad ognuna di queste tipologie corrisponde un codice CER (o analogo codice EER) specifico che consente di individuare il corretto smaltimento. In alcuni casi si tratta di rifiuti speciali pericolosi, quindi provvisti di asterisco nel codice CER che li identifica, in altri di rifiuti non pericolosi.

Gli oli esausti provenienti dai servizi di ristorazione sono rifiuti speciali non pericolosi, andiamo ad analizzarli più da vicino per capire quali sono i passi per una corretta gestione rifiuti speciali.

Quali sono i rifiuti speciali prodotti dalle attività del comparto HoReCa?

Le attività del settore dell’ospitalità e della ristorazione, il cosiddetto comparto HoReCa, producono diversi tipi di rifiuti speciali. Nell’ambito della ristorazione, gli esercizi pubblici che somministrano cibo e bevande, oltre ai rifiuti organici e agli imballi che contengono le materie prime, possono produrre rifiuti come oli vegetali esausti, che perciò richiedono procedure di trattamento e smaltimento dedicate.

È bene ricordare che chi produce rifiuti speciali ne è responsabile a livello legale, per questa ragione, oltre che per motivi di sostenibilità ambientale, è necessario che queste attività provvedano a smaltire i propri rifiuti speciali conformemente a quanto previsto dalla legge.

Nel caso in cui questo non avvenga, va detto che per gli esercenti le conseguenze non sono unicamente pene pecuniarie e amministrative, ma possono generare anche dispute legali penali.

Come devono muoversi quindi bar, pasticcerie, ristoranti, pescherie, pizzerie, friggitorie, hotel e tutte quelle attività che si trovano in questa circostanza?

Prima di tutto individuando un partner di servizi ambientali certificato e competente che possa offrire soluzioni adatte alle necessità e alle esigenze specifiche di ciascuno.

Il trattamento di rifiuti speciali di questo tipo, infatti, è concesso solo a chi è socio del C.O.N.O.E. (Consorzio nazionale di raccolta e trattamento di oli e grassi vegetali e animali esausti) che conseguentemente è autorizzato a gestirli.

Il consorzio di fatto monitora la filiera degli oli e dei grassi vegetali ed animali esausti e si assicura che il loro trattamento e smaltimento segua le normative in vigore e permetta di tutelare e salvaguardare l’ambiente.

Lo smaltimento dell’olio esausto

Raccolta, recupero e smaltimento dell’olio vegetale esausto richiedono una gestione pianificata e organizzata, anche per gli ingombri che questo comporta.

Una volta stoccato, l’olio esausto deve essere raccolto da un gestore di servizi ambientali certificato che può conferirlo presso gli impianti di trattamento competenti. Se per un cittadino o una famiglia è possibile portare l’olio esausto presso l’isola ecologica del proprio comune o della propria città, a ristoratori ed esercenti non è consentito fare lo stesso.

Come ricordato in precedenza, il trasporto e il trattamento di questo tipo di residui è consentito unicamente alle aziende di servizi ambientali socie del C.O.N.O.E. e perciò in possesso delle certificazioni e delle autorizzazioni necessarie per movimentare questi rifiuti speciali.

Non è possibile disperdere nell’ambiente l’olio alimentare esausto perché questo comporterebbe gravi danni per l’ecosistema. Se lo si disperdesse nel suolo, l’olio andrebbe a formare un deposito che impedirebbe alle piante il regolare assorbimento delle sostanze nutritive; dissipandolo nelle falde acquifere o negli specchi d’acqua, il risultato sarebbe quello di avere acqua non potabile e il danneggiamento di flora e fauna, ragione per la quale non ne è consentito neppure lo scarico nella rete fognaria.

Il fatto che la natura di questo scarto sia liquida non deve trarre in inganno, proprio perché la sua dispersione è altamente nociva per l’ecosistema, le norme e le regolamentazioni che ne disciplinano la raccolta e lo smaltimento sono estremamente severe.

La normativa per lo smaltimento di oli vegetali e grassi vegetali

Anche nel caso degli oli vegetali, la normativa di riferimento è il d. lgs. 152/2006 che impone ai produttori di questo tipo di rifiuti di seguire procedure specifiche e dettagliate.

Abbiamo già detto che è vietato l’abbandono dell’olio esausto su suolo pubblico, nella rete fognaria o in modo da provocare l’inquinamento dell’aria, ciò che invece è disposto dalle regolamentazioni in vigore è che questo venga conservato in contenitori appositi e successivamente trasportato e conferito presso gli impianti di smaltimento da aziende certificate.

Per quanto riguarda le disposizioni previste dalla legge, è importante ricordare che in tutti gli ambienti di lavoro è opportuno adeguarsi alle normative in materia di salute e sicurezza e le cucine o gli spazi deputati alla cottura, preparazione e somministrazione di cibi e bevande delle attività del settore HoReCa non si sottraggono certo a questo onere.

Come tutti i produttori di rifiuti speciali, anche le realtà che operano nella ristorazione sono tenute alla compilazione e presentazione del MUD, il Modello Unico di Dichiarazione ambientale che va consegnato e vidimato presso la Camera di Commercio di competenza, secondo quanto qui specificato:

Smaltimento olio esausto e sostenibilità ambientale - Ecodep

Smaltire correttamente l’olio alimentare esausto significa garantirne prioritariamente la rigenerazione, in modo da favorire un’economia circolare e sostenibile.

Una volta raccolti, infatti, oli e grassi vegetali vengono conferiti presso gli impianti dedicati al loro specifico trattamento, al termine del quale questi rifiuti tornano ad essere materie prime, nello specifico oli e lubrificanti destinati all’uso industriale.

I prodotti che si ottengono da questo tipo di lavorazioni sono i più diversi e vanno dai lubrificanti a base vegetale impiegati nelle macchine agricole, al biodiesel, ai composti chimici da cui si possono ottenere prodotti detergenti come la glicerina.

Ecodep e le soluzioni per la raccolta dell’olio alimentare esausto

Per il settore della ristorazione, Ecodep fornisce un servizio dedicato con soluzioni diverse per offrire possibilità personalizzabili a ciascun cliente in base alle proprie necessità. Come socio del Consorzio C.O.N.O.E., siamo autorizzati alla gestione, al trasporto e al trattamento dell’olio alimentare esausto e conseguentemente garantiamo di adempiere a tutte le norme previste.

All’occorrenza mettiamo a disposizione delle attività che lo richiedono contenitori deputati allo stoccaggio dell’olio esausto che rispondono ai criteri previsti dalle normative in vigore.

Con la consapevolezza degli ingombri e della necessità di gestire al meglio lo spazio a disposizione, Ecodep propone, per il ritiro e il trasporto, soluzioni in grado di agevolare in termini di orari e appuntamenti le necessità di qualunque esercente.

Concordando e pianificando i momenti dedicati alla raccolta, si evitano per esempio gli orari di punta ma anche inconvenienti alle macchine o ai dispositivi come disoleatori o degrassatori.

Ecodep inoltre provvede al lavaggio dei contenitori per lo stoccaggio degli oli in modo che siano a disposizione del cliente pronti all’uso, questo è un altro modo per dimostrare il nostro impegno per la sostenibilità ambientale.

Le nostre soluzioni e proposte per il settore HoReCa dimostrano la versatilità e l’adattabilità dei servizi nel settore della gestione ambientale. La professionalità acquisita in oltre 30 anni di attività garantisce competenza e puntualità nella logistica e l’attenzione all’ambiente unita alla disposizione verso recupero e riciclo degli scarti con impianti all’avanguardia manifestano e comprovano una visione di sostenibilità che guarda al futuro.

Smaltimento Rifiuti speciali pericolosi e speciali non pericolosi

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